Dott. Lorenzo Corsi C- Biologo Nutrizionista 349.67.00.453
CF: CRSLNZ62H07B832N - PI: 00617750450
Alimentazione nello sport
CF: CRSLNZ62H07B832N
PI: 00617750450
Lavoro per migliorare la tua salute psicofisica
Da sempre l'uomo ha visto l'esistenza di un legame fra prestazioni
atletiche e alimentazione.
E'
noto
che
gli
antichi
Romani
e
Greci
si
sottoponevano
a
regimi
alimentari
molto
particolari
con
l'intenzione
di
incrementare
le
proprie
capacità
atletiche
cadendo
però
in
grossolani
errori.
Si
racconta
che
un
certo
Carnis
si
nutrisse
solo
di
fichi
secchi,
Milo
di
Crotone
mangiava
esclusivamente carne, pane e vino.
Solo
molto
recentemente
le
conoscenze
biochimiche
hanno
evidenziato
e
definito
chiaramente
i
cicli
metabolici
che
permettono
al
muscolo
di
impiegare
molecole
di
origine
alimentare
da
cui
trarre
energia
ed
è
con
l'applicazione
dei
risultati
della
ricerca
scientifica
che
possiamo
definitivamente
abbandonare
l'empirismo
che
troppo
spesso ha condizionato il mondo dello sport.
Poiché
l'alimentazione
ha
un
ruolo
importante
e
decisivo
nella
preparazione
di
un
atleta
è
necessario,
per
ottimizzare
i
rendimenti
sportivi,
imparare
ad
alimentarsi
in
modo
corretto
ed
equilibrato
al
fine
di
assumere
tutti
i
nutrienti
(proteine,
carboidrati,
lipidi,
vitamine,
ecc......) nelle giuste quantità e proporzioni.
Gli
atleti
in
virtù
delle
modifiche
anatomiche,
morfologiche
(ipertrofia
muscolare)
e
biochimiche
necessitano
di
un'alimentazione
che
deve
far
fronte agli aumentati bisogni energetici e nutritivi.
La
personalizzazione
del
programma
alimentare
è
estremamente
importante
e
soltanto
dopo
una
attenta
e
scrupolosa
valutazione
delle
reali
necessità
nutritive
e
dello
stile
di
vita
del
soggetto
sarà
possibile
fornire
quelle
indicazioni
necessarie
ad
impostare
un
lavoro
di
programmazione agonistica e amatoriale.
Fra
gli
errori
che
comunemente
si
commettono
nel
campo
della
nutrizione
dello
sport
quello
della
trasposizione
dei
risultati
di
studi
ottenuti
su
atleti
di
alto
livello
a
tutti
gli
altri
sportivi
è
il
più
comune,
lo
studio
e
i
risultati
ottenuti
in
laboratorio
e
in
condizioni
controllate
devono
essere
correttamente
interpretati
e
adattati
alle
singole
realtà
individuali.
Da
un
punto
di
vista
nutrizionale
il
periodo
di
preparazione
ad
una
competizione
dovrebbe
essere
distinto
in
almeno
tre
fasi
e
un
eventuale regime alimentare durante la gara.
1.
Alimentazione
di
allenamento
nell’arco
della
stagione
agonistica
2.
Alimentazione precedente la gara o il singolo allenamento
3.
Alimentazione
ottimizzata
per
il
recupero
successivamente
alla gara o al singolo allenamento
Durante
la
fase
di
allenamento,
l'atleta
agonista
dovrebbe
essere
considerato
come
un
soggetto
che,
rispetto
ad
un
individuo
sedentario,
ha
bisogno
di
un
apporto
energetico
e
nutrizionale
maggiore
giustificato
solo
dal
lavoro
a
cui
è
sottoposto
durante
gli
allenamenti.
Al
fine
di
impostare
un
serio
lavoro
di
programmazione
è
necessario
individuare
la
Razione
Alimentare
(RA)
in
grado
di
ottimizzare
il
peso
e
la
forma
fisica.
Solo
con
una
accurata
conoscenza
delle
risposte
individuali
a
variazioni
del
regime
alimentare
sarà
possibile
ottimizzare
il peso corporeo in vista della gara.
Nei
giorni
precedenti
ad
essa,
gli
sforzi
dovranno
essere
finalizzati
a
garantire
agli
atleti
il
mantenimento
della
forma
fisica
raggiunta
con
l'allenamento.
In
questa
fase
non
è
possibile
migliorare
la
prestazione
ricorrendo
a
cibi
particolari.
Errori
in
questo
periodo,
compiuti
al
fine
di
rientrare
nella
categoria
di
peso,
possono
facilmente
compromette e vanificare l'intera preparazione agonistica.
Negli
ultimi
anni
è
cresciuto
l'interesse
verso
la
presenza
di
disturbi
del
comportamento
alimentare
(DCA)
nelle
giovani
atlete
e
il
problema
sembra
affliggere
maggiormente
gli
sport
in
cui
il
controllo
del
peso
rappresenta un fattore determinante per la riuscita delle prestazioni.
Considerando
che
la
riduzione
eccessiva
del
peso
può
comportare
un
aumento
del
rischio
di
incorrere
in
un
DCA
che
insieme
ad
amenorrea
e
osteoporosi
viene
definita
"la
triade
delle
atlete
femmine"
ci
sembra
doveroso
suggerire
alle
giovani
di
rivolgersi
ad
un
professionista
per
programmare
con
il
dovuto
anticipo
la
preparazione
atletica
ed
una
eventuale riduzione del peso.
La
possibilità
di
individuare
i
limiti
oltre
i
quali
si
presenta
il
rischio
di
compromettere
seriamente
la
propria
condizione
psicofisica,
consentirà
di
godere
solo
dei
vantaggi
e
dei
benefici
che
l'attività
fisica,
praticata
correttamente,
con
regolarità
e
associata
ad
una
alimentazione
equilibrata, comporta.