Dottor Lorenzo Corsi - Biologo Nutrizionista
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Evoluzione umana
Homo
sapiens
è
una
delle
180
specie
viventi
che
costituiscono
l’ordine
dei
primati
che
è,
a
sua
volta,
uno dei 17 ordini della classe dei mammiferi.
A
differenza
di
homo
habilis
ed
erectus
sembra
che
Homo
sapiens
non
si
sia
mai
nutrito
di
carcasse
ma
procurato
la
carne
cacciando.
Tuttavia
è
probabile
che
la
carne
non
abbia
mai
costituito
la
base
della
sua
alimentazione
ed
altre
indagini
hanno
mostrato
un
uso
prevalente
di
cereali
come
alimenti.
La
nostra
specie,
prima
di
passare
ad
una
alimentazione
caratterizzata
da
cibi
di
sua
produzione
(allevamento
ed
agricoltura)
visse
per
molto
tempo
come
cacciatore-raccoglitore
ma
la
dieta
dei
nostri
progenitori
non
è
mai
stata
individuata in modo definitivo.
Possiamo
solo
speculare
sulla
sua
composizione
basandoci
su
due
elementi:
la
dieta
dei
nostri
più
prossimi
parenti
come
gli
scimpanzé,
che
sono
i
Primati
più
simili
all’uomo
per
quanto
concerne
la
morfologia
e
la
dieta
ed
i
resti
giunti
sino
a
noi
riferiti ai primi ominidi.
Anche
se
la
caccia
è
stata
un
elemento
importante
nel
fornire
cibo
per
la
dieta
primitiva
della
nostra
specie,
ricerche
recenti
indicano
che
la
carne
non
è
mai
stata
la
maggior
fonte
di
energia
alimentare
in
nessuna delle fasi dell’evoluzione umana.
Probabilmente
i
primi
ricercatori
accentrando
le
loro
attenzioni
sulla
caccia
hanno
sottovalutato
il
ruolo
delle
femmine
nel
contribuire
all’alimentazione
con
la
raccolta
di
piante
selvatiche.
Da
allora,
la
nostra
alimentazione
è
cambiata
notevolmente
in
un
arco
di
tempo
molto
breve
(da
un
punto
di
vista
evolutivo)
ed
è
possibile
fare
alcune
riflessioni
e
speculare
su
eventuali
caratteri
che sono stati selezionati nel corso del tempo.
Se,
come
scrive
K.
Lorenz,
l’adattamento
indotto
dalla
selezione
naturale
è
“
un
vero
e
proprio
processo
cognitivo
attraverso
il
quale
l'organismo
incorpora
l'informazione
contenuta
nell'ambiente
e
che
ha
una
sua
fondamentale
importanza
per
la
sua
sopravvivenza
”,
tutti
i
sistemi
funzionali
ed
i
comportamenti
finalizzati
alla
ricerca
del
cibo
ed
alla
sopravvivenza,
adattandosi
all’ambiente
nel
quale
si
sono
organizzati,
sono
in
qualche
modo
un’immagine di esso.
Anche
l'organizzazione
degli
organi
di
senso
e
del
sistema
nervoso
centrale,
necessari
per
la
ricerca
del
cibo,
sono
stati
forgiati
da
un
ambiente
in
cui
la
penuria
alimentare
e
la
morte
per
inedia
erano
un
fatto normale.
Di
conseguenza
tutte
queste
strutture
sono
state
elaborate
dagli
esseri
viventi,
nel
corso
della
loro
evoluzione
o
filogenesi,
attraverso
un
processo
che
li
ha
resi
particolarmente
idonei
a
procurarsi
e
ad
accumulare energia.
In
un
certo
senso
l’uomo
moderno
vive
una
distorsione
di
tempo
biologico,
la
sua
fisiologia
da
età
della
pietra
si
trova
ad
affrontare
una
dieta
del XXI secolo per la quale è ben poco adatta.
Per
esempio,
l’epidemia
di
obesità
a
cui
si
sta
assistendo
e
di
conseguenza
l’aumento
delle
patologie
ad
essa
associate,
così
come
l’amenorrea
che
si
osserva
nelle
donne
quando
il
tessuto
adiposo
si
riduce
al
di
sotto
di
un
certo
livello,
possono
essere
viste
come
manifestazioni
di
una
costituzione
genetica
selezionata
in
un
ambiente
in
cui
la
carenza
di
cibo
era
la
normalità
e
la
maggiore
capacità
di
accumulare
energia
offriva
un
vantaggio selettivo.
Le nostre caratteristiche biologiche
Tutti
i
sistemi
viventi
sono
costituiti
in
modo
tale
da
essere
in grado di attirare a sé e di accumulare energia.
K. Lorenz
Il nostro ambiente alimentare
Il
mangiatore
moderno
non
deve
più
gestire
la
penuria
ma
la
profusione.
Deve
decidersi
in
mezzo
a
sollecitazioni
molteplici, aggressive, allettanti, contraddittorie.
Deve
operare
selezioni,
fare
confronti,
stabilire
priorità,
combattere
pulsioni,
resistere
a
stimoli,
in
breve:
dispiegare
tutti
i
suoi
sforzi
non
per
procurarsi
l'indispensabile
ma
per
rifiutare
il
superfluo
con
discernimento.
C. Fishler
Possibili risposte adattative
“....
non
sono
le
abbuffate
che
rendono
necessarie
le
diete,
ma ci si butta sul cibo perché si è a dieta".
Herman e Polivy
Un
errore
frequente:
l’interpretazione
della
misura del peso
Il
peso
corporeo
è
facilmente
misurabile
con
la
precisione
dell’1%
con
una
semplice
bilancia
ad
ago,
tuttavia
il
peso
corporeo
non
ha
una
relazione
semplice
con
l’entità
delle
riserve
energetiche,
né
una
variazione
delle
riserve
di
energia
si
riflette
necessariamente
in
un
cambiamento
di
peso.
J.S. Garrow
Lavoro per migliorare la tua salute psicofisica
Nulla
in
biologia
ha
senso
se
non
alla
luce
dell'evoluzione
.
Theodosius Dobzhansky
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